“Lo Sguardo Terapeutico” di Peter Selg – primo titolo di una nuova collana

La pubblicazione de “Lo sguardo terapeutico” di Peter Selg nasce dalla collaborazione fra le “Educazione Waldorf” Edizioni e l’Associazione Italiana per la Pedagogia Curativa e la Socioterapia Antroposofiche. Si tratta del primo volume della collana che porta appunto il nome di  “Pedagogia Curativa”, e che vuole proporre, in accordo con l’editore, “contributi per l’approfondimento dei temi fondanti dell’antropologia antroposofica e la creazione di una cultura sociale che permetta un’inclusione autentica, valorizzando le potenzialità e l’unicità di ciascuno”.

La nostra gioia per questa prima pubblicazione si unisce all’entusiasmo ed al ringraziamento all’Editore per la possibilità di rendere disponibile, al pubblico italiano, un testo significativo e prezioso. Peter Selg ci propone, con il suo taglio rigoroso e ricco di citazioni dettagliate e, in parte, inedite per la lingua italiana, un approfondimento metodologico del “modo in cui Steiner osservava i bambini”, cogliendone i risvolti terapeutici intesi come la possibilità –  e necessità – per gli insegnanti ed educatori, di trasformare la propria capacità percettiva, rendendola sempre più in grado di cogliere la natura essenziale e profonda dell’altro e, a partire dalla conseguente intima relazione che in un tale sguardo si fonda, riconoscere e sostenere le potenzialità individuali.

Ciò che Rudolf Steiner ha messo in pratica personalmente in quanto ad autoeducazione dello “sguardo”, viene ricostruito attraverso episodi significativi e testimonianze. Proprio attraverso le parole dello stesso Steiner, Selg invita a mettersi realmente su di un cammino di autoeducazione e ampliamento delle proprie capacità percettive, guidati dall’interesse profondo e autentico per il bambino e dalla possibilità di coglierne gli aspetti essenziali in modo dettagliato, autentico, colmo di viva partecipazione interiore. Da questo atteggiamento scaturisce un profondo legame di amore, inteso come forza operante entro la relazione educativa, capace di trasformarla in uno strumento di riconoscimento della più intima natura individuale e nella possibilità di operare in modo concreto a sostegno del dispiegarsi dell’individualità.

Una monografia densa e ricca, che accompagna il lettore entro un percorso che schiude nuove possibilità interpretative, mobili ed adeguate alle domande che, sempre più spesso, i bambini ci portano incontro.

Il volume contiene, infine, una piccola sorpresa: un segnalibro dedicato alla nostra Associazione, su cui compare un acquerello realizzato da Francesca King, che ama raccontare e dipingere i suoi sogni, vive a Capena (RM) e partecipa alla realtà di Casa Loic.

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